Acquistare uno smartphone è diventato ormai un rito piuttosto lungo e complesso.
Prima di avere finalmente in mano il nuovo accessorio ci sono mille passaggi da fare per assicurarsi che quello sia proprio il telefono che fa per voi.
Ci si informa sui prezzi, sulle specifiche, si guardano le recensioni e ci si aggiorna sulle prestazioni, tanto che alla fine si diventa un po’ esperti di settore.
Questo perché ormai la scelta è talmente ampia che difficilmente si va sul sicuro, a meno che non si punti ai top di gamma, che presentano ugualmente punti di forza e debolezza.
Tra le caratteristiche alle quali ormai si fa più attenzione, c’è sicuramente l’autonomia e la durata della batteria.
A nessuno piace rimanere senza il proprio smartphone nel mezzo della giornata, quando magari ne ha più urgenza, e con tutte le funzionalità che i nuovi telefoni propongono, la batteria soffre spesso di un uso intensivo che causa una durata ridotta.
Cerchiamo quindi di capire come fare a scegliere uno smartphone con autonomia e durata della batteria soddisfacenti.
Come si misura la capacità di una batteria per smartphone?
Di regola, per capire quanto possa durare una batteria, si va immediatamente a controllare la capacità massima riportata tra le specifiche.
In questo caso, la capacità si misura in mAh, ovvero in Milliamperora, e più alto è il valore indicato, più la batteria dello smartphone dovrebbe avere un’autonomia prolungata.
Si sottolinea però la parola “dovrebbe”, perché sebbene questo sia un valore importante per comprendere la durata della batteria, non può essere l’unico.
Esistono infatti diversi fattori che influiscono sull’autonomia, e una batteria che sulla carta presenta un valore in mAh molto elevato, può durare meno di una che invece ne riporta uno più basso.
Inoltre più la capacità della batteria è alta, più le dimensioni aumentano, quindi avere uno smartphone con autonomia prolungata significa portarsi dietro un apparecchio piuttosto consistente.
Tutto sta nel vedere quali sono le vostre esigenze.
Gli elementi che determinano la durata della batteria di uno smartphone
Andando a cercare solamente il valore che indica la capacità della batteria di uno smartphone non si saprà mai quali siano le sue reali prestazioni, poiché entrano in gioco fattori diversi.
Uno dei più ingordi fruitori dell’energia di un telefono è sicuramente il display.
Gli elementi che ne determinano il grande consumo di batteria sono diversi, a cominciare dalla retroilluminazione: più la luminosità è alta e più energia verrà consumata, influendo negativamente sulla durata.
Certo, alcuni schermi consumano più di alti, come per esempio gli LCD rispetto agli OLED, ma bisogna farci molta attenzione, soprattutto se si parla di apparecchi ad alta risoluzione.
Più sono i pixel sul display e più lo smartphone consuma batteria, e siccome la maggior parte dei telefoni top di gamma possiede uno schermo QuadHD, i consumi sono sempre elevati.
A consumare molta energia ci pensa anche il processore.
Il cuore pulsante dello smartphone dovrà evidentemente servirsi di parecchia carica per far funzionare tutto l’apparecchio, e a seconda della sua ottimizzazione sarà in grado di consumarne quantità contenute o meno.
Di sicuro è un elemento fondamentale da tenere in considerazione.
Si deve inoltre fare attenzione anche all’ottimizzazione del sistema operativo, perché se non correttamente curato, abbasserà notevolmente le prestazioni di autonomia energetica rispetto ai modelli con le stesse specifiche in mAh.
Consigli per preservare la durata della batteria
Oltre ai vari aspetti intrinsechi nello smartphone da considerare, è bene tener presente che anche l’uso corretto di questo strumento può incidere considerevolmente sull’autonomia della batteria.
Basti pensare a quanto consumo richiedono tutte le applicazioni che spesso lasciamo aperte in background.
Tutte le app che ci mandano notifiche per esempio, rimangono silenziosamente attive anche se non le utilizziamo, assorbendo grandi quantitativi di energia, e più i telefoni sono potenti, più app possono rimanere aperte contemporaneamente.
Per evitare questo problema basta semplicemente utilizzare l’impostazione che impedisce l’avvio automatico delle app, e ricordarsi di chiudere quelle aperte una volta terminato l’utilizzo.
Esistono inoltre alcune precauzioni e accortezze da tenere in considerazione quando per esempio si ha a che fare con la ricarica.
E’ buona norma infatti ricaricare la batteria quando la percentuale è intorno al 20/30%, evitando di farlo scaricare completamente.
Una volta arrivato al 100% il telefono deve essere staccato.
Come scegliere il miglior smartphone per autonomia e durata della batteria
Come abbiamo visto fino ad ora, le discriminanti per avere uno smartphone dall’autonomia e durata della batteria ottimale sono diverse.
Si deve far attenzione sicuramente alla capacità della batteria stessa, che indica, almeno sulla carta, quanto sia virtualmente estesa la durata della batteria.
Di certo oltre i 4000 mAh si va quasi sul sicuro.
Inoltre bisogna fare attenzione non solo alla potenza dello smartphone, ma alle caratteristiche di tutti quegli elementi che possono influire sul consumo eccessivo di energia.
Capita di frequente infatti che gli apparecchi di fascia media superino in durata quelli di fascia più alta.
Insomma nel complesso bisogna fare un’accurata analisi di quello che si sta cercando, e capire quali siano le priorità che ognuno vuole trovare in uno smartphone.
Rinunciare alla migliore durata e autonomia potrebbe essere una scelta facile, se alla fine si vuole ottenere un telefono dalle prestazioni più elevate.
Nel complesso comunque, basta far attenzione ad alcuni comportamenti e prendersi cura dello smartphone nel migliore dei modi, per riuscire a sfruttare al maglio tutta l’autonomia che il vostro apparecchio possa offrire, in modo da rimanere completamente soddisfatti, qualsiasi sia la scelta che alla fine andrete a fare.